Arezzo (giovedì, 31 luglio 2025) — È stato convalidato l’arresto del cittadino gambiano di 25 anni, protagonista martedì pomeriggio di un episodio di violenza avvenuto nei pressi dei giardini Porcinai, ad Arezzo, durante un’operazione delle forze dell’ordine. Nonostante la richiesta della Procura della Repubblica di mantenerlo in stato di detenzione, il giudice monocratico Michele Nisticò ha disposto per l’imputato una misura cautelare non detentiva, stabilendo l’obbligo di presentazione quotidiana in questura.
di Alice Grieco
Secondo quanto ricostruito nel corso dell’udienza di convalida, il giovane si sarebbe rifiutato di sottoporsi a un controllo di polizia, attirando l’attenzione di una pattuglia della Squadra Volante, già impegnata in un’attività di prevenzione e monitoraggio della zona — recentemente oggetto di riqualificazione urbana — spesso scenario di episodi di microcriminalità e spaccio.
Alla vista degli agenti, il giovane avrebbe tentato di allontanarsi rapidamente, suscitando il sospetto che potesse essere in possesso di sostanze stupefacenti. Inseguito dagli operatori, una volta raggiunto, avrebbe opposto resistenza in modo violento, colpendo con una gomitata al volto una delle agenti in servizio. La poliziotta ha riportato lesioni giudicate guaribili in otto giorni. Anche un secondo agente, intervenuto a supporto, è stato colpito — seppur in modo meno grave — allo stinco.
Durante l’udienza, il cittadino gambiano, difeso dall’avvocata Noemi Nappi, ha cercato di giustificare la propria condotta sostenendo di non essersi accorto dell’alt intimato dagli agenti perché stava ascoltando musica con le cuffie. Ha inoltre attribuito la sua reazione alla concitazione del momento, negando di aver avuto l’intenzione di ferire i poliziotti. La successiva perquisizione personale non ha portato al rinvenimento di sostanze illecite.
La pubblica accusa era rappresentata dalla dottoressa Elisabetta Sbragi, sostituto procuratore. Al termine dell’udienza, pur confermando la legittimità dell’arresto operato dagli agenti, il giudice ha ritenuto di non applicare la misura carceraria, optando per un provvedimento restrittivo di tipo alternativo, che consenta comunque un controllo costante sull’indagato da parte delle autorità.
Il processo di merito verrà celebrato in una data successiva, ancora da stabilire, durante la quale verranno approfonditi i dettagli dell’accaduto e valutate le eventuali responsabilità penali.
Tag: aggressione, convalida arresto, scarcerazione, squadra volante Last modified: Luglio 31, 2025

