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Arezzo, entusiasmo e solidità: la città sogna la Serie B dopo un avvio perfetto

Arezzo (venerdì, 12 settembre 2025) — L’Arezzo ha iniziato la stagione con il passo delle grandi: tre vittorie consecutive, primato solitario in classifica e una solidità difensiva che sembra già un tratto distintivo della squadra guidata da Cristian Bucchi. L’ultima affermazione, ottenuta al “Comunale” contro la Vis Pesaro grazie a una zampata di Ravasio a dieci minuti dal termine, ha confermato la crescita di un gruppo capace di creare gioco, imporre ritmo e concedere poco o nulla agli avversari.

di Alice Grieco

Nei primi tre turni di campionato la porta amaranto è rimasta inviolata: Venturi, ad eccezione della Coppa contro il Bra, non ha subito gol, mentre gli uomini offensivi hanno messo a segno cinque reti, distribuite tra cinismo e qualità. La compattezza di squadra, unita a una fase di costruzione ordinata, sta alimentando la convinzione che questa stagione possa avere un respiro diverso rispetto al recente passato.

Parallelamente al rendimento sportivo, la città ha risposto con partecipazione crescente. La campagna abbonamenti “Nella Stessa Direzione” si è chiusa con 1.966 tessere sottoscritte, un dato vicino alla soglia simbolica dei duemila, pur restando al di sotto del record storico delle 2.388 sottoscrizioni del 1984/85. In ogni caso, l’impatto sugli spalti è stato evidente: contro la Vis Pesaro erano presenti 4.500 spettatori (2.534 paganti), in aumento rispetto ai 4.100 della sfida al Forlì. Un risultato significativo, considerando la frammentazione del calendario di Lega Pro e la difficoltà di alcune fasce orarie.

L’entusiasmo non si limita al terreno di gioco. In tribuna, l’ultima partita ha visto la presenza del sindaco Alessandro Ghinelli, visibilmente commosso, insieme a figure istituzionali come Eugenio Giani e Tommaso Tomasi, oltre a personalità nazionali come Vannacci e Donzelli, colpiti dal fascino della Giostra del Saracino. Quest’anno la manifestazione cavalleresca ha rovesciato i pronostici: Porta del Foro, da fanalino di coda, si è ritrovata sorprendentemente al vertice, a conferma di un clima cittadino attraversato da una vitalità inattesa.

L’Arezzo non mette piede in Serie B dalla stagione 2004/05, e il ricordo amaro della retrocessione del 2006/07 – con l’alternanza tra due futuri grandi allenatori come Antonio Conte e Maurizio Sarri – resta una ferita mai del tutto rimarginata. Oggi, però, il percorso è appena iniziato: mancano 35 giornate, ma il passo deciso delle prime settimane autorizza speranze che la città non vuole soffocare.

Il prossimo impegno metterà alla prova la maturità del gruppo: domenica alle 12.30 l’Arezzo sarà di scena ad Alessandria contro la Juventus Next Gen, avversario mai battuto in passato. Spezzare questo tabù significherebbe dare ulteriore forza a un sogno che, per la prima volta dopo molti anni, non appare più un’illusione ma un obiettivo concreto da inseguire con determinazione.

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Tag: , , Last modified: Settembre 12, 2025
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