Castiglion Fibocchi – Arezzo (lunedì, 7 luglio 2025) — Con una decisione che segna una svolta cruciale nel percorso di rilancio, il Tribunale di Arezzo ha omologato il concordato preventivo in continuità per Textura Srl, realtà storica dell’industria tessile toscana, permettendole di archiviare formalmente le difficoltà degli ultimi anni e di riprendere con slancio la propria attività nel settore moda. L’omologa è stata emessa in seguito all’udienza tenutasi il 26 giugno, a conclusione di un iter complesso ma caratterizzato da una visione strategica e da un’impostazione finanziaria giudicata seria e sostenibile.
di Alice Grieco
A certificare la validità del piano è stato l’ufficio procedure concorsuali del tribunale aretino, che ha riconosciuto la coerenza e l’attendibilità del progetto di risanamento aziendale. Il percorso, condotto sotto la supervisione del commissario giudiziale Alessandro Benocci – docente di diritto commerciale all’Università di Pisa e avvocato – e del commercialista Cristian Cesari, si è avvalso dell’assistenza legale dell’avvocato Stefano Tenti per la società proponente.
Il piano prevede un arco temporale di 46 mesi per il completo risanamento economico e gestionale, durante il quale l’azienda continuerà ad operare e investire nelle proprie attività produttive e commerciali. L’attività si concentra principalmente tra lo storico stabilimento di Castiglion Fibocchi e la sede operativa della controllata in Romania.
Tra gli asset più significativi del piano figura il marchio Lebole, emblema della tradizione sartoriale aretina e simbolo di eleganza made in Italy. Acquistato nel 2011 da Attilio Lebole – figlio del fondatore Giovanni – dopo la chiusura dello stabilimento da parte del gruppo Marzotto, il brand è oggi parte integrante della strategia industriale e commerciale di Textura. Il marchio, dal valore storico e affettivo, verrà mantenuto salvo imprevisti: la sua vendita è infatti contemplata solo come misura residuale, attivabile esclusivamente qualora i flussi finanziari previsti non dovessero concretizzarsi nei termini programmati. Un’eventualità che, ad ogni modo, sarà valutata non prima di oltre tre anni.
La proposta concordataria, pur non approvata all’unanimità, ha ottenuto un consenso molto ampio da parte dell’assemblea dei creditori. La strategia di rientro, articolata e fondata su previsioni conservative, include sia i flussi operativi derivanti dal core business nella moda sia la dismissione programmata di alcuni asset immobiliari e marchi minori attualmente detenuti dalla società, tra cui Caesar 1935 e City Time. L’offerta formulata ai creditori chirografari prevede una restituzione media tra il 75% e l’80%, un risultato significativo nel panorama delle procedure concorsuali.
Segno tangibile della volontà di rinascita e delle potenzialità ancora intatte di Textura è stata la partecipazione, nei giorni scorsi, alla più recente edizione di Pitti Immagine Uomo a Firenze. L’azienda, che occupa alcune decine di dipendenti, ha colto l’occasione per presentare le nuove collezioni, confermando la propria vitalità creativa e la solidità di una struttura imprenditoriale radicata nel territorio ma aperta ai mercati internazionali.
Fondata nel 1968 da Attilio Lebole, Textura rappresenta l’evoluzione naturale della storica Lebole, fondata a sua volta negli anni Cinquanta da Giovanni e Mario Lebole. Un patrimonio imprenditoriale e culturale che, nonostante le difficoltà, ha resistito all’usura del tempo e si prepara ora a un nuovo capitolo.
Con il sigillo del tribunale e la fiducia di creditori e stakeholder, il cammino verso la piena sostenibilità economica è ufficialmente avviato. Il futuro del marchio Lebole e della manifattura di qualità, che ha vestito celebrità e clienti esigenti con stile e rigore sartoriale, si gioca nei prossimi anni. Un tempo prezioso da impiegare con responsabilità, competenza e – soprattutto – visione.
Tag: nuovo slancio, omologazione concordato, textura Last modified: Luglio 7, 2025

