Arezzo (martedì, 1 luglio 2025) — A quattordici giorni dalla brutale aggressione avvenuta nella notte tra sabato 14 e domenica 15 giugno, la giovane donna originaria di Arezzo, vittima di una gravissima lesione — il distacco traumatico della lingua causato da un morso inferto dal compagno, poi arrestato — ha voluto esprimere pubblicamente il proprio ringraziamento nei confronti del personale sanitario che l’ha assistita. Dimessa recentemente dall’ospedale San Donato, la 29enne ha affidato a un post sui social media il proprio messaggio di gratitudine, condiviso dal Corriere di Arezzo previo esplicito consenso della diretta interessata, che ha richiesto il rispetto della sua riservatezza.
di Alice Grieco
Nel suo messaggio, la giovane afferma: “Desidero esprimere la mia più sincera gratitudine per la professionalità, la competenza e l’umanità che mi sono state dimostrate durante il mio percorso di cura presso il vostro reparto. In un momento delicato e difficile, ho trovato non solo medici eccellenti, ma anche persone attente e disponibili, capaci di unire rigore clinico e sensibilità umana. Un grazie speciale alla Dott.ssa Giulia De Giorgi e al Dott. Luca Ciampelli per la loro attenzione, chiarezza e gentilezza: è raro sentirsi così ascoltati e compresi.”
Il grave episodio si è consumato nei pressi di piazza Guido Monaco. La donna, all’epoca dei fatti già in stato di gravidanza, è stata oggetto di una violenta aggressione che ha suscitato profondo sconcerto nell’opinione pubblica, anche in virtù della delicata condizione della vittima. L’autore del gesto, trentenne e padre del nascituro, è attualmente detenuto con l’accusa di lesioni personali gravissime e maltrattamenti, in un procedimento giudiziario seguito con la massima attenzione da autorità e media.
Grazie a tempestivi e complessi interventi chirurgici, i medici del reparto di Otorinolaringoiatria dell’ospedale San Donato sono riusciti a riattaccare il lembo di lingua reciso. Fondamentale si è rivelata la prontezza di un’amica della vittima, che raccolse il frammento e lo consegnò ai soccorritori all’arrivo dell’ambulanza della Croce Bianca. I margini di recupero sono incoraggianti, sebbene non si possa escludere la possibilità di esiti permanenti.
Nel proseguimento del suo messaggio, la donna scrive: “Un ringraziamento anche a tutto il personale infermieristico, sempre pronto con un sorriso, una parola di conforto e tanta pazienza. Mi sono sentita davvero a casa! Con riconoscenza e davvero tanta stima.”
Infine, la 29enne ha rivolto un pensiero anche a coloro che le hanno prestato i primi soccorsi: “Ringrazio di cuore chi mi ha assistito in quel momento tragico nel percorso fino all’ospedale.”
Tag: giovane aretina, gratitudine, ospedale san donato Last modified: Luglio 1, 2025

