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Eugenio Giani in ascesa nel panorama politico nazionale secondo il Governance Poll 2025

Arezzo (mercoledì, 9 luglio 2025) — In un contesto politico nazionale sempre più dinamico e polarizzato, la Toscana si distingue per un dato che assume un significato non solo locale ma anche strategico per il futuro del centrosinistra italiano. Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha registrato un significativo incremento di consenso secondo l’edizione 2025 del Governance Poll, l’annuale rilevazione curata dall’istituto Noto Sondaggi per Il Sole 24 Ore.

di Alice Grieco

La crescita del gradimento nei confronti di Giani è un segnale tangibile della fiducia maturata nel corso del suo mandato e colloca il governatore al quarto posto nella graduatoria nazionale dei presidenti di Regione, confermandolo come il più apprezzato tra i rappresentanti del centrosinistra. Un risultato che spicca ancor più se si considera la predominanza di figure del centrodestra nelle prime posizioni della classifica.

Secondo i dati diffusi dal sondaggio, il consenso nei confronti di Giani è passato dal 48,8% registrato il giorno della sua elezione nel 2020 all’attuale 58,5%, con un incremento netto di quasi dieci punti percentuali. Questo risultato rappresenta non soltanto un miglioramento rispetto all’anno precedente (+6,5%), ma anche un impressionante +13,5% rispetto al 2023. Si tratta di numeri che, seppur parziali, delineano una traiettoria chiara: la percezione pubblica del presidente toscano si è consolidata nel tempo, in un rapporto di progressiva fiducia tra istituzione e cittadini.

Intervistato a margine della pubblicazione dei dati, Giani ha accolto con soddisfazione il risultato, sottolineando il valore della vicinanza concreta alle persone:

“La fiducia in più la sento ogni giorno stando tra i toscani. E quando la gente ti dice ‘Continua’, non servono medaglie. Serve stare tra la gente, fare le cose e scegliere anche quando è difficile. Dieci punti in più rispetto all’elezione di cinque anni fa dimostrano che il buongoverno, la squadra e la vicinanza pagano”.

Questa crescita di consenso giunge in un momento politicamente significativo: le prossime elezioni regionali, secondo le ipotesi più accreditate, potrebbero svolgersi il 12 ottobre 2025, data annunciata dallo stesso Giani. La sua ricandidatura, tuttavia, non è ancora stata ufficializzata dal Partito Democratico, all’interno del quale non mancano frizioni e incertezze. Eppure, il crescente apprezzamento dell’elettorato e le richieste provenienti da numerosi sindaci toscani — che hanno sollecitato il partito a superare le indecisioni — sembrano indicare con chiarezza la volontà popolare di una continuità amministrativa guidata proprio da Giani.

Nel frattempo, la Toscana ha vissuto anche un momento di rilevanza istituzionale con la firma di un accordo storico tra la Regione e l’Umbria, che prevede il trasferimento delle acque del bacino di Montedoglio al Lago Trasimeno. L’intesa, siglata a Castiglione del Lago, prevede la gestione congiunta di quasi 80 milioni di metri cubi di risorse idriche e apre la strada a nuovi progetti infrastrutturali e sanitari. Il presidente Giani, commentando l’accordo, ha sottolineato come “ora si apre la strada anche per una nuova stazione ferroviaria” e ha ribadito l’importanza di una collaborazione interregionale per rispondere in modo efficace ai bisogni dei territori.

In questo contesto di fermento politico, anche il centrodestra toscano mostra segnali di vitalità. Tra le figure emergenti vi è Alessandro Tomasi, attuale sindaco di Pistoia e probabile candidato alla presidenza della Regione per lo schieramento conservatore. Tomasi ha ottenuto un lusinghiero 57% di gradimento, classificandosi al ventesimo posto nella graduatoria nazionale dei sindaci. Un risultato che, pur non eguagliando i vertici della classifica — guidata dal sindaco di Ascoli Piceno Marco Fioravanti (Fratelli d’Italia) con il 70% — lo colloca comunque tra gli amministratori locali più apprezzati del centrodestra, all’ottavo posto nella sua area politica.

L’eventuale sfida tra Giani e Tomasi si profila dunque come un confronto tra due personalità con un forte radicamento territoriale e un notevole seguito popolare, rendendo la prossima tornata elettorale toscana un banco di prova rilevante non solo per gli equilibri regionali, ma anche per quelli nazionali. In un panorama dove i governatori più amati appartengono in gran parte al centrodestra settentrionale — con Massimiliano Fedriga (Friuli Venezia Giulia) in testa con il 66,5%, seguito da Luca Zaia (Veneto) al 66% e Alberto Cirio (Piemonte) al 59% — il posizionamento di Giani rappresenta una delle poche eccezioni, e forse una speranza concreta, per una rinascita della leadership progressista nelle regioni.

L’esito del Governance Poll 2025, pertanto, assume un valore che va ben oltre la fotografia di un consenso contingente: è il riflesso di un’amministrazione percepita come presente, concreta e capace di mediare tra visione strategica e ascolto quotidiano. Un modello che, almeno in Toscana, sembra funzionare.

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Tag: , , Last modified: Luglio 9, 2025
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