Arezzo (domenica 1 giugno 2025) — Un caso esemplare di truffa informatica si è recentemente concluso con un esito positivo per i cittadini coinvolti, grazie all’intervento di Federconsumatori Arezzo e alla decisione dell’Arbitro Bancario e Finanziario (ABF), organismo istituito presso la Banca d’Italia.
di Alice Grieco
I truffatori erano riusciti a sottrarre la somma di 3.550 euro dal conto corrente di due utenti, mediante una tecnica di phishing veicolata da SMS ingannevoli, una pratica purtroppo sempre più diffusa nel panorama delle frodi online.
Inizialmente, l’istituto bancario coinvolto aveva rigettato la richiesta di rimborso presentata dai clienti, negando ogni responsabilità. Solo grazie al supporto dell’associazione di tutela dei consumatori con sede in via Monte Cervino, la vicenda è stata sottoposta al vaglio dell’ABF, che ha riconosciuto l’inadeguatezza delle misure di sicurezza adottate dalla banca. L’organismo ha quindi disposto il rimborso integrale della somma sottratta, giudicando insufficienti i sistemi di autenticazione e protezione adottati dall’intermediario finanziario.
“Questa decisione rappresenta un importante precedente – ha dichiarato Chiara Rubbiani, presidente di Federconsumatori Arezzo – che conferma l’efficacia del nostro operato e riafferma con forza la responsabilità degli istituti bancari nella protezione dei dati e dei risparmi dei propri clienti”.
Federconsumatori evidenzia inoltre il ruolo cruciale svolto dalla Banca d’Italia e dai collegi dell’Arbitro Bancario e Finanziario nella tutela dei diritti dei consumatori, soprattutto in un’epoca segnata dalla digitalizzazione dei servizi finanziari. “In un contesto di crescente desertificazione bancaria, dove il rapporto diretto tra cliente e istituto si riduce sempre più a favore dei canali digitali, è fondamentale che i costi e i rischi di tale trasformazione non gravino esclusivamente sui cittadini, spesso esposti a rischi che non hanno gli strumenti per fronteggiare da soli”.
Il caso aretino, oltre a restituire fiducia agli utenti coinvolti, costituisce un richiamo forte alla necessità di maggiore responsabilizzazione degli intermediari finanziari, alla trasparenza nei rapporti con i clienti e al potenziamento delle misure di cybersicurezza, affinché il progresso digitale non diventi un terreno fertile per le frodi, ma un’opportunità di innovazione realmente sicura e inclusiva.
Tag: arbitro bancario, federconsumatori, rimborso integrale, truffa informatica Last modified: Giugno 1, 2025