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Morte di Loris Garzi dopo le dimissioni dal pronto soccorso: la famiglia chiede verità e giustizia. Indagini in corso sulla vicenda

Cortona – Arezzo (lunedì 26 maggio 2025) — “Verità e giustizia”: è questa la ferma richiesta della moglie di Loris Garzi, il paziente sessantaseienne originario di Camucia, deceduto in circostanze ancora da chiarire poche ore dopo essere stato dimesso dal pronto soccorso dell’ospedale della Fratta, lo scorso 12 maggio. L’uomo, secondo quanto finora emerso, non fu sottoposto a ricovero ma rimandato a casa con una prescrizione di analgesici e farmaci per l’emicrania.

di Alice Grieco

Il malore fatale lo ha colto nel suo letto, nella sua abitazione di via Gramsci. È stata un’amica di famiglia, M.C., a rinvenire il corpo privo di vita, insospettita dall’insolita assenza dell’uomo, che ogni mattina si occupava della distribuzione dei quotidiani nella zona. Proprio lei ha informato la moglie, residente in Brasile al momento del decesso, della tragica notizia. La donna, rientrata d’urgenza in Italia, ha manifestato la volontà di ottenere chiarezza sulle cause della morte e di agire in sede legale qualora fossero riscontrate responsabilità sanitarie.

L’autopsia è stata eseguita nei giorni scorsi su disposizione del Pubblico Ministero Julia Maggiore, titolare dell’indagine aperta per accertare l’eventuale presenza di omissioni, negligenze o imperizie da parte del personale sanitario. Un medico risulterebbe al momento iscritto nel registro degli indagati come atto tecnico dovuto, trattandosi di una fase ancora preliminare dell’inchiesta.

Secondo le testimonianze, Loris Garzi si era recato al pronto soccorso della Fratta lamentando forti dolori alla testa. Dopo la visita medica, sarebbe stato dimesso con la prescrizione di farmaci per la cefalea. Tornato a casa, si sarebbe coricato per riposare, ma l’indomani mattina è stato rinvenuto senza vita. Le forze dell’ordine, prontamente intervenute, hanno provveduto a sequestrare la documentazione clinica, tra cui il foglio di dimissione. L’intera vicenda è ora oggetto di approfondite verifiche da parte dell’autorità giudiziaria.

L’inchiesta dovrà chiarire anche il possibile nesso causale tra il decesso e un precedente infortunio cranico avvenuto il 4 aprile, quando Garzi aveva battuto la testa ed era stato ricoverato presso lo stesso ospedale, dove fu sottoposto a TAC. In quell’occasione era stato disposto un ulteriore controllo diagnostico a distanza di 40 giorni. Tuttavia, prima di tale data, l’uomo si era nuovamente rivolto al pronto soccorso per l’aggravarsi dei dolori, ricevendo nuovamente solo una terapia farmacologica sintomatica.

Il decesso ha suscitato profondo sgomento nella comunità locale, dove Garzi era figura nota e benvoluta. “È stata una tragedia improvvisa e inspiegabile”, ha dichiarato l’amica di famiglia. “Se il malore si fosse manifestato mentre era alla guida, sarebbe potuta accadere una tragedia ancora più grave”. La famiglia attende ora l’esito dell’autopsia per decidere eventuali azioni da intraprendere. Anche l’Azienda Sanitaria Locale (ASL), con una nota ufficiale, ha espresso cordoglio e ha annunciato l’avvio di una verifica interna per fare piena luce sull’accaduto.

La salma di Loris Garzi è attualmente in attesa di sepoltura.

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Tag: , , , Last modified: Maggio 26, 2025
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