Arezzo (sabato, 26 luglio 2025) — Se questa storia fosse un titolo musicale, riecheggerebbe le note di “Ragazzo Fortunato”. Non solo per la gratitudine che traspare dalle parole, ma per l’autenticità di un’esperienza che ha intrecciato sogno, amicizia e passione per il ciclismo. È così che Daniele Bennati, ex ciclista professionista ed ex commissario tecnico della Nazionale italiana, racconta il suo viaggio su due ruote al fianco di Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, e di un affiatato gruppo di compagni di viaggio. Una pedalata che ha attraversato paesaggi straordinari, incontri emozionanti e che ha avuto come tappa finale Tarvisio, dove stasera si terrà l’unico concerto estivo del cantautore: il Jova Bike Party, all’interno del No Borders Music Festival 2025.
di Alice Grieco
Un’esperienza vissuta “con il cuore aperto”, come la definisce lo stesso Bennati, che ha partecipato con entusiasmo a un’avventura unica, umana prima ancora che sportiva. “Sono state giornate irripetibili, piene di emozioni sincere. Davvero bellissimo. Abbiamo condiviso momenti autentici”, afferma con un sorriso che rivela gratitudine e gioia.
La lunga amicizia tra Jovanotti e Bennati si è tradotta in un cammino fatto di chilometri, risate e riflessioni profonde. “Starei ore ed ore ad ascoltare parlare di ciclismo con Bennati e Bettini”, ha scritto Lorenzo in un reel pubblicato sui suoi canali social, a testimonianza della sintonia nata in sella a quelle biciclette. Il viaggio, più che una traversata geografica, è apparso come una riscoperta del territorio e delle persone, quasi un piccolo “giro d’Italia dei sentimenti”. Un’esperienza che ha ricordato la familiarità di un paese attraversato più volte, dove ogni volto sembra conosciuto, ogni sorriso un benvenuto.
E l’idea di trasformare questa esperienza in qualcosa di più strutturato, magari proprio in un Giro d’Italia alternativo, si fa largo. A Bennati, inevitabilmente, viene chiesto se sarebbe disposto a riprovarci. “Abbiamo sognato in passato un coast to coast – racconta – e queste pedalate insieme potrebbero davvero aver riacceso quel desiderio. Però, a essere onesti, l’Italia non è un Paese semplice da percorrere in bici in totale sicurezza. Ci sono tante strade troppo pericolose. Ma se potessimo farlo, sarebbe una cosa davvero straordinaria”.
Le parole dell’ex ciclista mettono l’accento su una questione cruciale: la sicurezza stradale per chi sceglie la bicicletta come mezzo di spostamento o come stile di vita. “Da noi manca una cultura del rispetto per pedoni e ciclisti. All’estero – aggiunge Bennati – camminare o pedalare è equiparabile all’uso dell’automobile. Le infrastrutture sono progettate meglio, e c’è maggiore attenzione alla mobilità dolce. In Italia, invece, abbiamo pochissime piste ciclabili fatte davvero bene. Spesso si tratta di opere inutili, progettate male, con soldi sprecati. Meglio una semplice bike lane, purché funzionale, che una ciclabile mal realizzata”.
Nonostante queste criticità, il viaggio ha avuto un valore profondo e inaspettato. Più di ogni infrastruttura, ciò che ha colpito è stata l’umanità degli incontri. La carovana capitanata da Jovanotti ha toccato comunità vive, generose, pronte a offrire un sorriso, un piatto tipico, una parola in dialetto. Un’Italia che accoglie, ascolta e restituisce.
“Abbiamo incontrato persone meravigliose – sottolinea Bennati –. È stata un’esperienza che ha avuto anche un risvolto culturale fortissimo. Ci siamo immersi nella cucina locale, nei racconti della gente, nei dialetti che rendono questo Paese così ricco e variegato. È stato davvero ‘il più grande spettacolo dopo il Big Bang’, per citare una celebre canzone di Lorenzo”.
E, in conclusione, un tocco di leggerezza: alla fatidica domanda su chi, tra Paolo Bettini e Jovanotti – soprannominato “il Pantera” per la sua energia sul pedale – abbia le cosce più muscolose, Bennati risponde senza esitazione: “Bettini è un fuoriclasse. Ha sicuramente più muscoli del Pantera!”.
Tag: daniele bennati, jovanotti, no borders music festival Last modified: Luglio 26, 2025

