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Cortona deturpata da scritte contro il turismo: il sindaco condanna, i carabinieri indagano

Cortona – Arezzo (lunedì, 7 luglio 2025) — In uno degli angoli più suggestivi della Toscana, noto in tutto il mondo per il suo fascino rinascimentale e il patrimonio artistico senza tempo, sono comparse nelle ultime ore scritte murali di protesta contro il fenomeno del turismo di massa. Frasi come “Tourists go home”, “No more massive tourism” e “Stop Airbnb” sono state tracciate con vernice spray nera su mura antiche e sulla pavimentazione in pietra del centro storico di Cortona, generando sconcerto nella comunità locale e attirando l’attenzione delle forze dell’ordine.

Il sindaco di Cortona, Luciano Meoni, ha espresso profonda amarezza per l’accaduto, definendo l’episodio un atto di inciviltà che colpisce non solo il decoro urbano, ma anche l’identità stessa della città, costruita nei secoli sull’ospitalità e sull’incontro fra culture. Le autorità municipali hanno prontamente sporto denuncia ai carabinieri, che stanno conducendo indagini attraverso l’analisi dei filmati delle telecamere di videosorveglianza installate in vari punti strategici del centro.

di Alice Grieco

Le scritte – il cui contenuto fa riferimento a una critica esplicita al turismo intensivo e alla diffusione delle locazioni brevi – sono comparse principalmente in via Ghini, arteria che collega via Roma e via Guelfa, a pochi metri da piazza della Repubblica, cuore pulsante della vita cittadina. I graffiti, tracciati con spray nero, hanno imbrattato elementi architettonici di pregio, suscitando indignazione tra residenti, operatori economici e visitatori.

In un messaggio pubblicato sulla propria pagina Facebook, il primo cittadino ha dichiarato: “In un primo momento avevo deciso di non dare visibilità a chi compie questi atti vandalici, ma oggi la situazione è degenerata. Non posso più tacere. Siamo di fronte a comportamenti indegni di una società civile”. Meoni ha inoltre rivolto un appello diretto alla cittadinanza, chiedendo collaborazione per individuare i responsabili: “Invito chiunque abbia informazioni utili a comunicarmele in via riservata. Chi ha danneggiato la nostra città dovrà rispondere delle proprie azioni”.

L’episodio riaccende il dibattito – già vivo in molte località ad alta vocazione turistica – sul difficile equilibrio tra l’esigenza di accogliere visitatori e la necessità di salvaguardare la vivibilità dei centri storici. Il fenomeno del turismo di massa, acuito da piattaforme digitali che promuovono l’affitto turistico a breve termine, ha in alcuni casi generato tensioni tra residenti e flussi turistici, sollevando interrogativi sulla sostenibilità sociale e ambientale del modello attuale.

Tuttavia, come ha sottolineato il sindaco, “la protesta, per essere legittima, deve sempre rispettare il patrimonio collettivo. Danneggiare i beni comuni è un atto vile che non ha nulla a che vedere con l’attivismo civile”.

In attesa che le indagini facciano chiarezza sull’identità degli autori del gesto – che potrebbero appartenere a frange antagoniste o semplicemente a soggetti isolati – resta l’urgenza di ricostruire un dialogo partecipato e costruttivo tra cittadini, istituzioni e operatori del turismo. Solo attraverso un confronto trasparente e rispettoso sarà possibile affrontare le criticità legate alla pressione turistica senza compromettere l’immagine e l’anima stessa di Cortona, città che da secoli rappresenta un ponte tra storia e contemporaneità, tra radici locali e apertura internazionale.

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Tag: , , Last modified: Luglio 7, 2025
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