Arezzo (mercoledì 4 giugno 2025) — In provincia di Arezzo, come nel resto della Toscana, la salute mentale dei giovani desta crescente preoccupazione. Secondo l’ultima indagine condotta dall’Ordine degli Psicologi della Toscana in collaborazione con il Laboratorio di Psicometria del Dipartimento Neurofarba dell’Università di Firenze, si registra un incremento significativo delle richieste di supporto psicologico da parte dei giovani adulti.
di Alice Grieco
Il 78% degli psicologi toscani intervistati ha infatti segnalato un aumento della domanda in questa fascia d’età, in linea con i dati regionali, a conferma di una tendenza diffusa e consolidata anche nel territorio aretino.
L’indagine, realizzata tra marzo 2023 e marzo 2024 su un campione di 644 professionisti distribuiti nelle diverse province toscane (pari al 6-12% degli iscritti all’Ordine), evidenzia inoltre una seconda emergenza parallela: l’esplosione delle dipendenze digitali tra gli adolescenti, con l’84% degli psicologi che riporta casi di dipendenza da internet e il 72% da videogiochi. Questi dati pongono una seria sfida agli operatori della salute mentale, soprattutto in relazione al crescente isolamento sociale e ai disturbi del comportamento connessi all’uso eccessivo delle tecnologie digitali.
L’indagine mette in luce una diffusione trasversale del disagio psicologico, che colpisce tutte le fasce d’età ma in particolare i giovani. Oltre ai giovani adulti (78%), anche gli adulti (73%) e gli adolescenti (72%) presentano un aumento rilevante nelle richieste di sostegno. Più contenuti, ma comunque significativi, i dati relativi a bambini (64%) e anziani (33%).
I problemi relazionali emergono come la tipologia di disagio più ricorrente, segnalati in tutti i bambini e in larga parte degli adolescenti (76%) e dei giovani adulti (87%). Nei soggetti adulti prevalgono invece i disturbi d’ansia (78%), mentre nella popolazione anziana si rileva una maggiore incidenza di sintomi depressivi (67%).
L’indagine rileva una forte preoccupazione anche rispetto alla diffusione delle dipendenze comportamentali e da sostanze. Tra gli adolescenti, le dipendenze digitali sono in netta crescita, mentre tra i giovani adulti e gli adulti sono più frequenti il consumo di tabacco (59%) e l’assunzione abituale di psicofarmaci: quest’ultima è riportata da oltre il 70% dei professionisti per le fasce adulte e anziane, e dal 56% per i giovani adulti, con una prevalenza di antidepressivi e stabilizzatori dell’umore.
Un ulteriore elemento critico evidenziato dall’indagine riguarda i disturbi del comportamento alimentare, in crescita soprattutto tra gli adolescenti (88%) e i giovani adulti (55%), con una presenza minore tra gli adulti (36%). Le diagnosi più frequenti includono Anoressia Nervosa, Bulimia Nervosa e Disturbo da Alimentazione Incontrollata (Binge Eating Disorder), patologie che spesso si intrecciano con difficoltà relazionali e una percezione corporea distorta, aggravata dall’esposizione ai social media.
“La fotografia che emerge da questa indagine è chiara e preoccupante – afferma Maria Antonietta Gulino, presidente dell’Ordine degli Psicologi della Toscana –. I dati ci consegnano un quadro di sofferenza psicologica profonda, in particolare tra le fasce più giovani della popolazione. Si tratta di un allarme che deve essere ascoltato e tradotto in politiche di prevenzione e intervento, coinvolgendo in modo coordinato professionisti, famiglie, scuole e istituzioni. Nessuno può permettersi di restare spettatore”.
Tag: dipendenze digitali, disagi psicologici, disturbi del comportamento alimentare, salute mentale Last modified: Giugno 4, 2025