Arezzo (giovedì 5 giugno 2025) — Cresce la mobilitazione cittadina contro il progetto di variante urbanistica che prevede la costruzione di due torri residenziali in via Tiziano, in un’area attualmente destinata a verde urbano. L’iniziativa ha suscitato una forte reazione da parte dei residenti, che si oppongono fermamente alla trasformazione edilizia della zona. A sostegno della protesta interviene anche Francesco Romizi, capogruppo della lista civica Arezzo 2020 e membro della Commissione Assetto del Territorio (CAT).
di Alice Grieco
Il progetto prevede la realizzazione di alloggi di pregio in un’area che, secondo quanto indicato dal Piano Strutturale vigente, è classificata come zona destinata a “parchi e verde urbano, servizi senza consumo di suolo”. Romizi ribadisce la sua contrarietà alla proposta, dichiarando: “No alla variante, sì alle alternative”, sottolineando come l’intervento risulti incompatibile con le attuali previsioni urbanistiche.
La notizia dell’avvio della procedura urbanistica, formalizzata con l’atto n. 167 dell’8 aprile 2025 da parte della giunta comunale, ha innescato una reazione decisa da parte degli abitanti della zona Giotto. I cittadini hanno promosso una raccolta firme che ha già raggiunto quasi mille sottoscrizioni, con l’obiettivo di bloccare l’iter amministrativo. La petizione sarà presentata in settimana agli organi competenti del Comune di Arezzo.
Romizi, nel corso di una recente dichiarazione pubblica, ha illustrato i motivi dell’opposizione al progetto delle due Torri e ha suggerito soluzioni alternative per la riqualificazione dell’area. Pur riconoscendo la presenza di proprietà privata, ha evidenziato come una parte del terreno sia di proprietà comunale. “L’area dovrebbe essere preservata come spazio verde pubblico, evitando ulteriori edificazioni in una zona già densamente abitata”, ha affermato.
Per consentire l’edificazione in via Tiziano, l’Amministrazione comunale dovrebbe approvare una variante al piano urbanistico, trasferendo i diritti edificatori da un’altra area, ad esempio da via Cappuccini. Tale operazione urbanistica – nota come “trasferimento di cubatura” – comporterebbe un complesso iter istituzionale e tecnico, con tempi di attuazione stimati in circa un anno e con l’obbligo di approvazione da parte della Regione e del Consiglio comunale.
Romizi ha inoltre sollevato ulteriori criticità legate alla localizzazione del progetto: “Secondo le attuali normative, l’area di via Tiziano presenta anche un rischio idraulico, un elemento che non può essere ignorato nell’ambito della pianificazione urbanistica”.
Infine, il capogruppo di Arezzo 2020 ha avanzato una proposta concreta: il Comune dovrebbe valutare l’acquisizione dell’intera area per destinarla a parco urbano, eventualmente integrato da aree di sosta e parcheggi, per rispondere ai reali bisogni della cittadinanza e salvaguardare la vivibilità del quartiere Giotto.
“Le istanze dei cittadini sono più che legittime, e da parte nostra ci sarà pieno sostegno a questa battaglia civica per difendere il territorio”, ha concluso Romizi.
Tag: Francesco romizzi, petizione, progetto due torri, variante urbanistica Last modified: Giugno 5, 2025