Arezzo (lunedì, 9 giugno 2025) — Martedì 17 giugno 2025, un gruppo di sindaci dei Comuni del Valdarno aretino e fiorentino prenderà parte a una manifestazione pubblica di protesta contro l’ipotesi di trasferimento dei treni interregionali dalla Direttissima alla cosiddetta “linea lenta”.
di Alice Grieco
I primi cittadini, indossando la fascia tricolore, saliranno a bordo dei convogli regionali del mattino — con partenza alle ore 7:56 da Montevarchi, alle 8:01 da San Giovanni Valdarno e alle 8:08 da Figline Valdarno — per raggiungere la stazione di Firenze Santa Maria Novella, dove insceneranno un flash mob di fronte alla sede di RFI (Rete Ferroviaria Italiana).
L’iniziativa, promossa congiuntamente da dieci amministrazioni comunali (Cavriglia, San Giovanni Valdarno, Terranuova Bracciolini, Loro Ciuffenna, Bucine, Laterina Pergine Valdarno, Figline Incisa Valdarno, Rignano sull’Arno, Reggello e Castelfranco Piandiscò), intende sostenere le istanze dei pendolari del Valdarno, già penalizzati da criticità infrastrutturali e disservizi cronici nel trasporto ferroviario.
L’Amministrazione Comunale di Montevarchi non prenderà parte alla mobilitazione, come dichiarato ufficialmente dalla sindaca Silvia Chiassai Martini e dall’assessora Cristina Bucciarelli. In un comunicato congiunto, le due rappresentanti hanno espresso riserve sull’efficacia della protesta, definendola “una manifestazione di pura propaganda”, ribadendo la necessità di “azioni concrete da parte della Regione Toscana”.
La mobilitazione degli amministratori locali fa seguito all’allarme lanciato dal Comitato Pendolari Valdarno Direttissima, che nei giorni scorsi ha reso pubblica l’intenzione di RFI di deviare, a partire da dicembre 2025, numerosi treni interregionali sulla linea lenta, con l’entrata in vigore del nuovo orario ferroviario. Tale scelta comporterebbe un aggravio dei tempi di percorrenza per centinaia di lavoratori e studenti che quotidianamente utilizzano la Direttissima per raggiungere Firenze e le altre principali destinazioni toscane.
In un documento congiunto, i sindaci promotori dell’iniziativa hanno sottolineato come “non sia accettabile che i pendolari debbano affrontare ulteriori disagi, in un contesto già fortemente penalizzato”. La richiesta condivisa è quella di riattivare con urgenza la cabina di regia regionale precedentemente istituita, al fine di garantire un confronto diretto e costante con i vertici di RFI e Trenitalia.
Anche il Consiglio Regionale della Toscana è stato investito dalla questione. Il Partito Democratico ha presentato un’interrogazione urgente chiedendo la convocazione di un incontro con Trenitalia e RFI per fare chiarezza sulle modifiche previste. Parallelamente, il consigliere Marco Casucci (Noi Moderati) ha depositato una mozione in cui si propone l’istituzione di un tavolo tecnico permanente sul trasporto pubblico locale del Valdarno, con funzioni di monitoraggio e coordinamento tra Regione, enti locali, comitati pendolari, aziende di trasporto e parti sociali.
Nella stessa mozione si chiede inoltre alla Regione Toscana di sollecitare RFI e Trenitalia al pieno rispetto degli impegni contrattuali, in particolare per quanto riguarda:
- la messa in servizio dei nuovi treni promessi per la Direttissima,
- l’adeguamento degli orari alle reali esigenze dell’utenza pendolare,
• • il miglioramento degli standard di puntualità e affidabilità del servizio.
Tag: dirottamento, linea lenta, protesta, sindaci valdarno Last modified: Giugno 9, 2025