Arezzo, 31 dicembre 2024 – Il nuovo Codice della Strada, con sanzioni più severe per chi guida in stato di ebbrezza, sta influenzando significativamente le scelte alimentari e di consumo degli aretini. Sempre più persone optano per pasti d’asporto o limitano il consumo di alcolici durante le cene fuori casa. Questa tendenza emerge chiaramente dai dati riportati dai ristoratori locali, che descrivono un cambiamento culturale e comportamentale nelle abitudini dei clienti.
di Alice Grieco
Meno birre, più acqua e asporto: l’analisi dei ristoratori
Federico Vestri, presidente dei ristoratori di Confcommercio e titolare di diverse attività ad Arezzo, sottolinea come il timore delle nuove sanzioni stia riducendo le richieste di alcolici nei ristoranti: “Notiamo un calo nella domanda di birre e un aumento nelle richieste di acqua. Molti preferiscono ordinare d’asporto per consumare vino e pasti comodamente a casa”. Vestri racconta episodi emblematici, come quello di un gruppo di turisti che, dopo aver consultato il menù, ha optato per portare via il pasto: “Così possiamo bere con calma nel nostro agriturismo”, hanno spiegato.
Questa “pressione psicologica” è percepita anche da altri operatori del settore. Renato Pancini, titolare delle pizzerie Al Fogher, conferma che l’ordinazione di birre è in calo, mentre aumentano le preferenze per bibite analcoliche come la Coca Cola. Nonostante un impatto sugli incassi, Pancini riconosce l’importanza di ridurre i rischi legati agli incidenti stradali.
Le nuove eegole e le sanzioni: un freno al consumo di alcolici
Il Codice della Strada, voluto dal ministro Matteo Salvini, non modifica i limiti di tasso alcolemico consentiti (0,5 g/l), ma introduce sanzioni più pesanti. Chi supera il limite, anche solo di poco, può incorrere in multe fino a 2.170 euro e nella sospensione della patente da tre a sei mesi. Per valori più elevati, le multe possono raggiungere i 6.000 euro, con sospensioni fino a due anni e arresti fino a un anno per i trasgressori.
Questi provvedimenti hanno spinto i ristoratori ad adattarsi. Luigi Casotti, chef e proprietario del ristorante I 3 Bicchieri, ha rilevato una diminuzione significativa nella richiesta di vini, tanto da valutare l’introduzione di vini analcolici nel menù: “Una coppia di clienti ha diviso un solo calice per evitare rischi”. Casotti evidenzia che sono soprattutto gli over 40 a ridurre il consumo di alcol, mentre altri preferiscono tornare a casa a piedi o utilizzare un taxi.
L’asporto come exit strategy: un settore in crescita
L’aumento della domanda di pasti d’asporto rappresenta un’altra risposta alle nuove regole. “I report di Deliveroo mostrano una crescita significativa delle ordinazioni di pizza e altri pasti a domicilio”, spiega Pancini. Anche Filippo Campolo, titolare del ristorante Passaggio di Castiglion Fiorentino, conferma questa tendenza: “Da dodici anni a Capodanno offriamo solo asporto, e negli ultimi anni la richiesta è cresciuta esponenzialmente, soprattutto dopo il periodo della pandemia”.
Le nuove norme del Codice della Strada stanno influenzando profondamente le abitudini alimentari e sociali degli aretini, promuovendo comportamenti più prudenti e responsabili. Il consumo di alcolici nei locali diminuisce, mentre l’asporto e le alternative analcoliche si affermano come soluzioni preferite. Questa trasformazione rappresenta un segnale di adattamento alle sfide contemporanee, con un impatto sia sulla sicurezza stradale che sul panorama della ristorazione.
Tag: asporti, codice della strada, consumi, ristoratori, tavola Last modified: Dicembre 31, 2024