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La chiusura del Bar Piave: la fine di un’epoca per il quartiere di Saione

Arezzo (mercoledì 12 marzo 2025) — Dopo trent’anni di attività, il Bar Piave abbassa definitivamente la saracinesca. Antonio Scacci, conosciuto da tutti come Marco, ha deciso di concludere la sua esperienza alla guida di uno dei punti di riferimento storici del quartiere di Saione. Per l’occasione, ha affisso un messaggio sulla porta del locale, rivolto non solo ai suoi clienti, ma a tutta la comunità che in questi anni ha frequentato il suo bar.

Situato lungo via Piave, una strada talvolta al centro delle cronache per episodi di microcriminalità, il Bar Piave ha rappresentato per Marco e per molti altri un luogo di aggregazione e familiarità. “Più che un bar di città, era un bar di paese”, ha dichiarato Marco, sottolineando come negli anni siano passate numerose persone, alcune delle quali hanno trovato in quel piccolo spazio un punto di riferimento stabile.

di Alice Grieco

Tra coloro che hanno voluto omaggiare la chiusura del bar vi è Angelo Rossi, storico titolare di un negozio di fumetti situato proprio di fronte al locale. Il giorno della chiusura, l’8 marzo, ha condiviso un post sui social per esprimere il proprio dispiacere: “Era un piccolo bar di quartiere, ma gli volevo bene. Ero presente il primo giorno di apertura, trent’anni fa, e ci sono stato anche oggi, nel giorno della chiusura. Mi è scesa una lacrima: un altro pezzo di Saione che se ne va”.

Nonostante la chiusura dell’attuale gestione, il Bar Piave continuerà ad esistere. Marco ha infatti scelto di affidare il locale a una famiglia pakistana, garantendo così la continuità dell’attività. “Sono padre e figlia, e sono felice che il nostro Bar Piave continui a vivere”, ha commentato.

Il bar ha rappresentato negli anni un osservatorio privilegiato per comprendere l’evoluzione del quartiere di Saione, divenuto sempre più multietnico. “A me piace pensare che qui ci sia più mondo rispetto al resto della città”, ha affermato Marco. Pur non negando le difficoltà e gli episodi di criminalità, ha sottolineato come il quartiere, nella sua complessità, offra un’accoglienza unica: “Come tutti i quartieri, bisogna saperlo vivere nel modo giusto”.

La chiusura del Bar Piave lascia un vuoto nella comunità, e molti abitanti di Saione hanno espresso il loro dispiacere. Il locale potrebbe anche cambiare nome, ma resterà un punto di riferimento per il quartiere. Nei giorni precedenti alla chiusura, numerosi clienti sono passati a salutare Marco e a chiedergli le ragioni della sua scelta. La risposta è stata semplice: “Voglio godermi la pensione”.

Prima di chiudere definitivamente le porte, Marco ha voluto lasciare un messaggio di ringraziamento per tutti coloro che hanno attraversato la soglia del Bar Piave:

“Carissimi amici, dopo quasi trent’anni di attività è giunto il momento di salutarvi. Desidero esprimere il mio sincero ringraziamento per la fiducia e l’affetto che mi avete dimostrato in tutti questi anni. Spero di aver ricambiato nel miglior modo possibile. A tutti coloro che sono passati dal Bar Piave – da chi ha fatto una sola visita a chi è stato cliente abituale, da chi si è unito di recente a chi purtroppo non c’è più – va la mia più profonda gratitudine. È bello sapere che, nonostante le difficoltà e la fatica di alcuni giorni, voltandomi indietro vedo tanti momenti felici trascorsi insieme a voi. Vi porterò sempre nel cuore. Grazie, grazie, grazie”.

Un messaggio di affetto e riconoscenza che riflette il profondo legame tra Marco e la comunità di Saione, un rapporto che resterà vivo nei ricordi di chi ha frequentato il Bar Piave in questi trent’anni.

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Tag: , , , Last modified: Marzo 12, 2025
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