Foiano della Chiana (venerdì, 4 luglio 2025) — Nell’afa dell’estate toscana, tra i campi assolati di Foiano della Chiana, nella provincia di Arezzo, si estende una superficie coltivata ampia quanto dieci campi da calcio. Lì, migliaia di cocomeri maturano sotto il sole implacabile, protetti dall’erba spontanea e curati con dedizione quasi paterna. A guidare questa oasi agricola sono Pietro ed Elisa Rampi, padre e figlia, alla testa dell’Azienda Agricola Valdichiana, una realtà che unisce tradizione contadina e innovazione sostenibile.
di Alice Grieco
Dalla buccia verde brillante e dalla polpa rossa, con o senza semi, l’anguria – o cocomero, secondo il lessico centroitaliano – è il simbolo estivo per eccellenza. Ma qui, tra i filari ordinati e la brezza leggera che attraversa la campagna, il frutto assume un significato più profondo: è il risultato tangibile di un dialogo continuo tra uomo e natura. «Ogni mattina, all’alba, sono le stesse piante a indicarmi di cosa hanno bisogno», racconta Pietro Rampi. «Mi parlano. E oggi, ad esempio, mi hanno segnalato la presenza del ragno rosso».
Quello del cocomero non è un semplice ciclo agricolo, ma un percorso articolato che inizia ad aprile con il trapianto delle piantine. Da lì, il tempo della crescita, della fioritura, dell’irrigazione costante, della difesa dai parassiti e infine della raccolta e della spedizione. Una filiera viva, dinamica, che si adatta alle bizze del clima e risponde con soluzioni naturali e innovative.
Contro il caldo estremo, la risposta dell’azienda non è stata l’uso massiccio di diserbanti o la desertificazione del suolo, ma una scelta semplice quanto efficace: lasciare crescere l’erba spontanea. «L’erba ombreggia il frutto, lo protegge e ne preserva la qualità. È una forma di solidarietà vegetale», spiega Rampi, con un approccio che guarda alla sostenibilità come criterio imprescindibile.
L’irrigazione avviene con un sistema a goccia che garantisce un apporto idrico costante e misurato, mentre la fertilizzazione è affidata a prodotti naturali di nuova generazione, come i distillati di legno ideati e prodotti a Civitella da BioDea. «Non utilizziamo più i classici fertilizzanti chimici. Con questi biostimolanti naturali otteniamo cocomeri dolci, ricchi di zuccheri e meno vulnerabili agli attacchi di insetti come il ragno rosso», aggiunge.
La produzione dell’Azienda Agricola Valdichiana si articola in tre principali tipologie di cocomero: il classico formato allungato, dal peso medio di circa 15 chili, che da solo copre 700 quintali di produzione; e due versioni mini, con e senza semi, dal peso tra i 2,5 e i 3 chili, per un totale complessivo di 2.800 quintali su circa 7 ettari di superficie. La raccolta, pianificata in modo scalare, inizia a metà luglio per garantire continuità sul mercato.
Non mancano però le novità. Sempre più richiesto, il melone giallo – un tempo considerato frutto invernale – è oggi protagonista anche ad agosto. «Ne coltiviamo circa 800 quintali su 2 ettari, e già adesso i frutti hanno raggiunto un chilo e mezzo», afferma Elisa Rampi.
La destinazione dei prodotti è la grande distribuzione, tramite grossisti che ricevono i cocomeri già confezionati in contenitori riutilizzabili progettati ad hoc, compatibili con gli standard logistici europei. Ogni passaggio è studiato per ottimizzare tempi, spazi e risorse, senza mai perdere di vista la qualità del prodotto.
Il prezzo? «Ancora troppo basso per il produttore: 50 centesimi al chilo», denuncia Rampi, ponendo l’accento sulle criticità economiche del settore agricolo, spesso schiacciato tra costi di produzione crescenti e politiche commerciali aggressive.
L’azienda non si limita alla sola frutticoltura. Oltre a cocomeri e meloni, i Rampi coltivano aglione della Valdichiana, ortaggi e numerose varietà di zucche su un’estensione di 8 ettari. A completare il quadro, ben 17 ettari di pomodori della Valdichiana, destinati alla trasformazione industriale. «Abbiamo un accordo con un’industria di riferimento: io consegno i pomodori e una parte mi viene restituita in barattoli con l’etichetta “coltivato dalla Società Agricola Valdichiana”. Un riconoscimento importante, e non così comune», spiega con orgoglio.
La dimensione umana è un altro pilastro dell’impresa. Sei dipendenti fissi – tutti stranieri, regolarmente assunti e perfettamente integrati – rappresentano il cuore operativo dell’azienda. «Ho sempre posto grande attenzione al loro benessere. Lavorano dalle 7 alle 13 nei campi, poi proseguono in magazzino. Non è un lavoro da braccianti improvvisati, ma da professionisti della terra», sottolinea il titolare, che considera il rispetto per la persona un valore fondante, non una risposta a imposizioni normative.
Come ogni anno, a coronamento della stagione, la comunità si ritrova in piazza per celebrare il frutto simbolo dell’estate. Il 12 agosto, nel centro storico di Foiano, l’Azienda Agricola Valdichiana offrirà cocomeri a tutti. «L’anno scorso sono venute più di 200 persone. È il nostro modo di dire grazie, di restituire alla comunità il frutto del nostro lavoro», conclude Pietro Rampi.
Tag: azienda agricola valdichiana, filiera agricola, regno dell'anguria Last modified: Luglio 4, 2025