Cortona – Arezzo (sabato 17 maggio 2025) — Una grave vicenda di violenza sessuale, attualmente al centro di un’indagine da parte delle autorità giudiziarie, ha scosso il territorio tra Camucia e Cortona, in provincia di Arezzo. Una donna di circa sessant’anni, priva di fissa dimora, è stata ritrovata lungo la strada che collega le due località, in evidente stato di shock e con segni compatibili con un’aggressione sessuale. L’episodio, dai contorni ancora oscuri, è oggetto di approfonditi accertamenti investigativi da parte delle forze dell’ordine.
di Alice Grieco
Secondo quanto emerso da fonti del volontariato locale, la donna – di origine russa – si trovava da alcuni giorni nel comprensorio cortonese, senza documenti e in stato di estrema vulnerabilità. La sua condizione di senza tetto potrebbe averla resa, agli occhi degli aggressori, una facile preda. È stata soccorsa nella notte da un cittadino che, non sapendo a chi rivolgersi, si è affidato alla Caritas di zona per richiedere aiuto. Dopo le prime cure ricevute presso il pronto soccorso dell’Ospedale della Fratta, la vittima è stata successivamente trasferita all’ospedale di Arezzo per ulteriori accertamenti medici e psicologici.
La Caritas, che nei giorni precedenti aveva già avuto contatti con la donna, aveva tentato di attivare una rete di accoglienza temporanea presso una struttura religiosa nella provincia. Tuttavia, l’assenza di documentazione anagrafica ha reso impossibile formalizzare l’ospitalità, nonostante l’evidente stato di bisogno. I volontari riferiscono che la sessantenne si esprimeva in modo confuso e frammentario, senza fornire elementi chiari circa il proprio vissuto o le ragioni della sua presenza nel territorio.
Il caso si inserisce in un contesto più ampio di crescente emergenza sociale, che coinvolge numerose persone in stato di indigenza – sia straniere che italiane – che gravitano sul territorio della Valdichiana aretina. Secondo quanto riferito dagli operatori della Caritas, la presenza di senzatetto è ormai rilevata con cadenza mensile, in un quadro di fragilità socio-economica che richiede interventi sempre più strutturati. Attualmente, l’associazione assiste circa 200 famiglie attraverso la distribuzione regolare di generi alimentari, vestiario, medicinali e sostegno relazionale.
La tragica esperienza vissuta dalla donna aggredita – ritrovata con soli 20 euro in tasca e senza alcuna rete di protezione – rappresenta un drammatico esempio della condizione di chi vive ai margini, in bilico tra una libertà apparente e un’esposizione continua a rischi gravissimi. La sua vicenda solleva interrogativi urgenti sul sistema di protezione sociale e sulla necessità di un coordinamento più efficace tra istituzioni, volontariato e servizi sanitari e sociali.
Tag: autorità giudiziarie, caritas, donna aggredita, homeless, vittima di violenza Last modified: Maggio 17, 2025