Arezzo (giovedì 29 maggio 2025) – I dazi americani potrebbero far perdere più di 36,7 miliardi alle esportazioni italiane nel periodo 2025-2026, colpendo duramente le piccole imprese. Maurizio Baldi, capo di Confartigianato Arezzo, ha lanciato questo avvertimento basandosi su un rapporto di Confartigianato chiamato “Tendenze dell’economia e della congiuntura nell’era dell’incertezza”, che studia i danni dei dazi e dei problemi politici sul lavoro italiano.
di Alice Grieco
Baldi dice: “Le nostre aziende rischiano di perdere tutto il lavoro fatto negli anni sui mercati esteri. Le piccole imprese di Arezzo, soprattutto quelle nel campo della meccanica e della moda, ora faticano a crescere. Un accordo forte tra Europa e America è essenziale per riportare la calma nel commercio e dare un futuro sicuro al settore artigiano.” Il Made in Italy è in pericolo: le fabbriche soffrono per gli ostacoli e la minore richiesta mondiale.
Il rapporto mostra come la minore richiesta nel mondo e i maggiori ostacoli nel commercio stiano danneggiando le fabbriche italiane. Nei primi tre mesi del 2025, la produzione industriale è cresciuta solo dello 0,1% rispetto ai tre mesi precedenti, ma è comunque diminuita del 3,1% rispetto all’anno scorso.
Baldi aggiunge: “Servono idee politiche più audaci a livello nazionale, ma soprattutto un’Europa che sappia difendere le imprese artigiane. Le piccole imprese non possono affrontare da sole i problemi globali: senza aiuti coordinati, ci saranno sicuramente conseguenze negative sul lavoro, sugli ordini e sui guadagni.”
Confartigianato Arezzo: servono patti stabili per proteggere il lavoro.
In questo clima incerto, Confartigianato Arezzo chiede alle istituzioni europee e italiane di trovare un accordo con gli USA, per difendere il Made in Italy e le zone produttive.
“Le pause non sono abbastanza – dice Baldi –. Serve un patto politico solido per evitare problemi economici e aiutare gli investimenti. Solo così daremo futuro al nostro modo di produrre.”
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