Arezzo (venerdì 9 maggio 2025) — In merito al bando pubblico per l’affidamento della realizzazione del crossodromo, l’assessore comunale Federico Scapecchi ha fornito alcune precisazioni in relazione alle offerte pervenute. «Le proposte progettuali ricevute – ha dichiarato – potrebbero non essere ammesse già in fase di apertura delle buste, oppure essere successivamente ritenute non idonee dalla commissione tecnica incaricata della valutazione».
di Alice Grieco
Nei prossimi giorni è prevista l’apertura delle buste contenenti le offerte per il cosiddetto crossodromo della discordia. Tuttavia, l’esito del procedimento rimane incerto. «Non si tratta di un semplice campo da calcio – ha sottolineato Scapecchi – ma di un impianto sportivo soggetto a precisi vincoli tecnici e ambientali, relativi in particolare all’impatto acustico e alla dispersione di polveri, come specificato fin dalla pubblicazione del bando». Alla data odierna, la commissione tecnica non ha ancora espresso alcuna valutazione formale sulle proposte, e dunque non è possibile affermare con certezza che l’impianto sarà realizzato.
Il progetto continua a suscitare forti opposizioni da parte della cittadinanza, in particolare nei quartieri di Giovi e Ponte alla Chiassa. Una parte significativa dei residenti ha infatti promosso una raccolta firme e organizzato un’assemblea pubblica alla quale aveva partecipato lo stesso assessore Scapecchi. Il comitato cittadino si è espresso chiaramente a favore di un utilizzo alternativo dell’area, proponendo la realizzazione di spazi verdi, giardini pubblici o orti sociali, in sostituzione del contestato crossodromo.
L’Amministrazione ha ribadito il proprio impegno al dialogo: «Prima di qualsiasi decisione definitiva – ha concluso Scapecchi – è previsto un confronto con la popolazione locale, nel rispetto degli impegni assunti nei confronti dei residenti e del principio di partecipazione democratica».
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