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Arezzo, via Tiziano: crescono le adesioni contro il progetto delle torri residenziali

Arezzo (giovedì, 3 luglio 2025) — Nel cuore del quartiere Giotto, una delle zone storicamente più favorevoli all’attuale maggioranza politica, si sta sviluppando una crescente mobilitazione civica in opposizione al progetto urbanistico che prevede la realizzazione di due torri residenziali in via Tiziano. La petizione promossa dal comitato di cittadini contrari all’intervento ha ormai superato le 2.000 sottoscrizioni, registrando un netto incremento rispetto al primo nucleo di 1.600 firme già consegnato alle istituzioni.

di Alice Grieco

Il progetto in discussione – che prevede la costruzione di due edifici di nove piani, in coerenza con le altezze delle strutture già esistenti nella zona – ha acceso un intenso dibattito sull’opportunità di trasformare un’area verde oggi in stato di degrado in una nuova lottizzazione residenziale. La questione, pur non essendo ancora formalmente inserita all’ordine del giorno del consiglio comunale, ha già suscitato un’ondata di reazioni che sta attraversando i diversi schieramenti politici, innescando riflessioni strategiche anche in vista delle elezioni amministrative del 2026.

Il fronte critico, guidato da cittadini, residenti e rappresentanti del comitato spontaneo sorto in difesa dell’area, solleva argomentazioni articolate. Secondo i promotori della protesta, la città non necessita di nuove colate di cemento: il traffico nella zona è già problematico, la presenza di edifici è abbondante, e ciò che mancherebbe realmente sarebbe una riqualificazione ambientale che restituisca dignità allo spazio verde oggi in stato di abbandono. Il timore principale è che la costruzione delle torri possa privare il quartiere di uno degli ultimi spazi aperti potenzialmente fruibili dalla collettività, riducendolo invece a un’area densamente edificata e più esposta a criticità ambientali, come il rischio incendi legato alla vegetazione incolta.

Sul fronte istituzionale, l’assessora all’urbanistica Francesca Lucherini ha finora descritto il progetto come parte di un piano più ampio di rigenerazione urbana, con l’intento di “ricucire” parti della città attraverso interventi mirati, senza però trascurare l’importanza della concertazione e del confronto democratico. “Sarà comunque il consiglio comunale – ha sottolineato – a decidere, nel pieno rispetto del mandato dei cittadini”. Tuttavia, ad oggi, non si è ancora svolto un incontro formale tra amministrazione e comitato, elemento che ha alimentato ulteriori malumori e richieste di dialogo diretto.

L’azione del comitato si inserisce in un contesto più ampio di riflessione civica che coinvolge anche chi, pur non opponendosi apertamente, manifesta perplessità. Il dibattito, pertanto, non si limita a una netta contrapposizione tra favorevoli e contrari, ma si sviluppa su una gamma di posizioni intermedie che chiedono maggiori informazioni, trasparenza e un’effettiva partecipazione alle scelte che determineranno il futuro assetto urbanistico della zona.

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Tag: , , , , Last modified: Luglio 3, 2025
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