Arezzo: estensione delle “Zone Rosse” e epplicazione del daspo urbano 

Arezzo (sabato, 28 giugno 2025) — Il Consiglio comunale di Arezzo, nella seduta di giovedì 26 giugno, ha approvato con 21 voti favorevoli e 8 astensioni la modifica dell’articolo 9 del Regolamento di Polizia Urbana. L’intervento normativo, fortemente voluto dal sindaco Alessandro Ghinelli, recepisce le indicazioni del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica ed è finalizzato all’individuazione e alla delimitazione di specifiche aree urbane – le cosiddette zone rosse – in cui sarà possibile applicare con maggiore efficacia le misure previste dal cosiddetto Daspo urbano.

di Alice Grieco

Tale strumento, introdotto dal Decreto Minniti (D.L. 14/2017), si fonda sull’esigenza di garantire la vivibilità e la sicurezza dello spazio pubblico attraverso l’allontanamento e il divieto di accesso a individui responsabili di condotte illecite, moleste o potenzialmente pericolose per la collettività. “Parliamo delle cosiddette ‘zone rosse’ – ha dichiarato in aula il sindaco Ghinelli – che si basano su un concetto tanto culturale quanto materiale di vivibilità urbana”.

Con l’adozione di questa modifica regolamentare, il Comune di Arezzo amplia significativamente il perimetro delle aree urbane in cui sarà possibile adottare misure di allontanamento e divieto di accesso. Le nuove zone rosse individuate sono le seguenti:

• Zona della stazione ferroviaria: piazza della Repubblica, viale Piero della Francesca, via Petrarca, piazza e via Guido Monaco, piazza Poggio del Sole e relative aree verdi.
• Giardini Porcinai: via Guido Monaco, via Spinello, via Niccolò Aretino, via Margaritone, viale Michelangelo.
• Parco del Pionta: via Leon Battista Alberti, via Masaccio, via Curtatone, viale Cittadini, viale Maginardo, via Alessandro dal Borro, via Laschi, via Nenni.
• Quartiere Saione: via Vittorio Veneto, piazza Zucchi.
• Parco Arno: via Adda, via Arno, aree limitrofe alla linea ferroviaria.
• Tribunale e parco adiacente: piazza Falcone e Borsellino, via Francesco Folli, via Pietro Leopoldo, via Garbasso, via Caponnetto.
• Centro storico: piazza della Libertà, corso Italia, piazza Grande, piazza San Michele, piazza San Jacopo, piazza Risorgimento, piazza San Francesco, piazza della Badia, piazza Sant’Agostino, via Cavour, via Garibaldi, parcheggio Cadorna, piazza del Popolo.
• Parcheggio Pietri e collegamenti verticali: scala mobile fino a piazza del Duomo e area del Prato.
• Villa Severi: parco e via Francesco Redi.
• Aree scolastiche e universitarie: perimetro di 100 metri attorno a ogni plesso scolastico di ogni ordine e grado, nonché agli istituti universitari.

Il provvedimento non introduce nuove limitazioni in senso stretto, ma semplifica e velocizza le procedure di attivazione del Daspo urbano, consentendo un intervento tempestivo e mirato da parte dell’amministrazione comunale e delle forze dell’ordine nei confronti di comportamenti potenzialmente lesivi del decoro, della sicurezza e del benessere dei cittadini.

Come sottolineato dal vicesindaco Lucia Tanti in una nota ufficiale, “si tratta di uno strumento concreto che consente ai Comuni di intervenire con maggiore efficacia nelle aree più delicate della città. Una misura che non introduce ulteriori restrizioni, ma rende più snelle e rapide le procedure per l’applicazione dei provvedimenti previsti nelle cosiddette zone rosse, ovvero in quelle aree dove determinati comportamenti, anche se reiterati una sola volta, possono generare situazioni di degrado e insicurezza per i cittadini”.

L’estensione delle zone soggette al Daspo urbano rappresenta, quindi, un passo importante verso una maggiore tutela dell’ordine pubblico e del decoro urbano ad Arezzo. La misura si colloca nel quadro delle politiche integrate di sicurezza urbana e mira a consolidare un modello di città più vivibile, sicura e inclusiva. In questa prospettiva, il Daspo non è solo uno strumento punitivo, ma anche preventivo, capace di dissuadere e contenere condotte devianti nei luoghi strategici della vita pubblica cittadina.