Arezzo (giovedì 5 giugno 2025) — Il Comune di Arezzo ha deliberato di presentare ricorso al Consiglio di Stato in opposizione alla recente sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) della Toscana, che nel maggio 2025 aveva respinto l’istanza dell’amministrazione comunale volta a impedire l’installazione di un’antenna per la telefonia mobile in via Sicilia.
di Alice Grieco
L’intervento infrastrutturale, avviato a fine gennaio 2024, prevede il completamento dei lavori entro marzo 2025. L’iniziativa ha generato fin da subito una significativa mobilitazione da parte dei residenti dell’area interessata, i quali si sono costituiti in un comitato civico, promuovendo sit-in e una petizione pubblica che ha raccolto circa 1.800 firme.
Accogliendo le istanze del comitato, nel mese di ottobre 2024 l’amministrazione comunale aveva disposto il ripristino dello stato dei luoghi, supportata da un parere tecnico che metteva in evidenza la prevalenza del principio di tutela della salute pubblica rispetto alla necessità di estensione della rete di telefonia mobile, peraltro già adeguatamente presente nella zona. Il parere evidenziava, inoltre, l’assenza dei presupposti di indifferibilità e urgenza per il rilascio dell’autorizzazione all’installazione dell’impianto, nonché la mancata disponibilità da parte della società proponente a valutare siti alternativi suggeriti dall’amministrazione.
Successivamente, la società di telecomunicazioni ha impugnato il provvedimento comunale e ha ottenuto una sentenza favorevole da parte del TAR Toscana. I giudici amministrativi hanno ritenuto che non sussistano rischi per la salute pubblica, poiché i livelli di emissione elettromagnetica risultano conformi ai limiti previsti dalla normativa vigente, come attestato dal parere tecnico favorevole rilasciato da ARPAT.
Alla luce di tale decisione, l’Amministrazione comunale ha scelto di proseguire l’iter giudiziario, annunciando ufficialmente il ricorso al Consiglio di Stato.
«Insieme all’assessore all’Urbanistica Francesca Lucherini, abbiamo proposto al sindaco e alla giunta di procedere con il ricorso, proposta approvata all’unanimità», ha dichiarato il vicesindaco di Arezzo, Lucia Tanti. «Pur nel rispetto della sentenza del TAR, la riteniamo carente sul piano argomentativo e giuridicamente debole. È nostro diritto, e dovere istituzionale, proseguire la battaglia a tutela del territorio e della cittadinanza. Il fatto che il piano antenne sia attualmente in fase di approvazione non costituisce elemento di urgenza, né giustifica l’imposizione dell’intervento in via Sicilia senza un’adeguata interlocuzione tra amministrazione e azienda».
La vicesindaca ha inoltre sottolineato come il mancato dialogo tra Comune e società di telecomunicazioni rappresenti un elemento politico centrale della vicenda: «L’interlocuzione richiesta non è mai stata accolta dall’azienda nei termini da noi proposti. Su questo punto intendiamo mantenere una posizione ferma, nel rispetto dei diritti dell’ente locale e dei cittadini. Procedere con il ricorso al Consiglio di Stato significa onorare gli impegni presi con la comunità».
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