Sansepolcro – Arezzo (martedì 20 maggio 2025) – Al termine delle prove di tiro, i due maestri d’arme — Rodolfo Radicchi per la Compagnia Balestrieri di Gubbio e Stefano Tarducci per quella di Sansepolcro — si sono ritirati per svolgere le operazioni di verifica del “tasso”, effettuare le misurazioni e giungere, mediante confronto diretto, alla determinazione condivisa del vincitore e alla definizione ufficiale del podio.
di Alice Grieco
Il Palio della Balestra è stato assegnato a colui che si è distinto per precisione e maestria nel tiro con la balestra antica da banco, aggiudicandosi un premio di particolare valore simbolico: quest’anno, infatti, il Palio non è stato realizzato da un artista affermato, bensì dai giovani del Centro di Accoglienza “Aldo Moro”, che hanno creato un autentico capolavoro figurativo. L’opera rappresenta un bersaglio a cerchi concentrici attraversato da linee convergenti verso il centro, “metafora del cuore, vero bersaglio verso cui destinare la cura della persona”. Il gesto artistico, profondamente inclusivo, ha unito il patrimonio iconografico della tradizione al linguaggio della solidarietà e dell’integrazione sociale.
La giornata dedicata al Palio della Balestra — evento identitario che rievoca la secolare rivalità tra le città di Gubbio e Sansepolcro — si è aperta con la lettura pubblica del Bando di Sfida lungo le vie del centro storico, secondo un cerimoniale ricco di pathos e suggestione medievale.
Alle ore 16:00, dal Bargello di Gubbio e da Piazzale Frondizi a Sansepolcro sono partiti i rispettivi cortei storici, composti da armigeri, tamburini, nobili e figuranti in costume d’epoca. Dopo il tradizionale saluto del Campanone e la benedizione impartita presso la Chiesa di San Giuliano, i due cortei hanno fatto il loro ingresso solenne in Piazza alle ore 16:30, dando così avvio al cerimoniale ufficiale. L’inizio della gara era inizialmente previsto per le ore 17:30, ma le condizioni meteorologiche avverse hanno causato un ritardo di circa un’ora.
Alla competizione hanno preso parte 43 balestrieri per la città di Gubbio e 42 per quella di Sansepolcro, ciascuno impegnato a onorare l’arte antica del tiro con la balestra. Il suono inconfondibile del Campanone ha fatto da colonna sonora all’intera manifestazione, accompagnando anche il corteo conclusivo che ha preceduto la cena solenne sotto gli Arconi del trecentesco Palazzo dei Consoli in via Baldassini, dove si sono chiusi i festeggiamenti.
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