Arezzo (martedì 6 maggio 2025) — Su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Arezzo, il Giudice per le Indagini Preliminari ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un uomo residente in un condominio della città, già noto alle autorità per comportamenti aggressivi e intimidatori. L’esecuzione della misura, disposta nell’ambito di un procedimento attivato con urgenza ai sensi del cosiddetto “Codice Rosso”, è stata affidata al personale della Squadra Mobile della Polizia di Stato di Arezzo.
di Alice Grieco
Il provvedimento coercitivo è il risultato di una articolata attività investigativa condotta dagli operatori della Squadra Mobile a seguito della denuncia presentata da una condomina dell’indagato, persona con disabilità, presso gli uffici della Questura di Arezzo. La donna ha riferito di essere stata vittima, per un prolungato arco temporale, di reiterate condotte persecutorie consistenti in ingiurie, minacce e atti di violenza da parte del vicino di casa. Tali condotte hanno determinato nella persona offesa un grave e persistente stato di ansia e paura, tale da richiedere un trattamento farmacologico specifico e modifiche radicali nelle proprie abitudini quotidiane, tra cui l’impossibilità di uscire di casa se non accompagnata, per timore di nuove aggressioni.
Numerosi e gravi gli episodi accertati e documentati nel corso delle indagini, anche attraverso acquisizioni audio, video e fotografiche. L’uomo è stato ripetutamente ripreso mentre ingiuriava e minacciava la vittima sia all’interno delle scale condominiali, sia dinanzi alla porta d’ingresso dell’abitazione della donna. Ulteriori comportamenti vessatori consistevano nel produrre deliberatamente rumori molesti – anche notturni – tramite il lancio di oggetti contro le pareti confinanti, accompagnati da urla contenenti offese e minacce.
In più occasioni, la vittima è stata costretta a contattare il numero unico di emergenza 112 per richiedere l’intervento delle forze dell’ordine. Le pattuglie dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Arezzo sono intervenute ripetutamente presso l’abitazione, constatando la gravità e la reiterazione delle condotte persecutorie.
Durante tali interventi, l’indagato ha spesso reagito con violenza e minacce anche nei confronti degli operatori di polizia, impiegando armi improprie come coltelli o cocci di bottiglia e causando, in taluni casi, lesioni agli agenti intervenuti.
Alla luce del complesso quadro probatorio raccolto, e della pericolosità sociale dell’individuo, la Procura della Repubblica ha richiesto al G.I.P. l’adozione della misura cautelare detentiva, poi eseguita la scorsa settimana dagli agenti della Squadra Mobile di Arezzo, che hanno proceduto alla notifica dell’ordinanza presso il domicilio dell’indagato e al suo trasferimento presso la Casa Circondariale di Arezzo.
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