Arezzo (lunedì 7 aprile 2025) — La comunità di Ponte alla Chiassa e Giovi si mobilita contro la riapertura del crossodromo. A partire da oggi, i residenti hanno avviato una raccolta firme per manifestare il proprio dissenso rispetto alla ripresa delle attività della pista da motocross. La decisione emerge in seguito all’assemblea pubblica tenutasi mercoledì scorso, durante la quale il Comune di Arezzo, rappresentato dall’assessore allo sport Federico Scapecchi, ha confermato che il bando per l’assegnazione del crossodromo proseguirà come previsto. Tuttavia, la popolazione locale ribadisce con fermezza la propria contrarietà.
di Alice Grieco
“Abbiamo deciso di avviare questa raccolta firme” – afferma Daniela, una delle portavoce dei residenti – “perché abbiamo già vissuto l’esperienza di convivere con una pista da motocross e non intendiamo ripeterla. La polvere e il rumore sono inevitabili: come pensano di eliminarli?”. La cittadinanza sottolinea la volontà di destinare l’area ad altri investimenti di pubblica utilità, come la realizzazione di un percorso ciclabile, un parco giochi o orti sociali, progetti ritenuti più compatibili con il contesto residenziale. Tuttavia, al momento l’unica opzione in considerazione rimane la riapertura della pista da cross.
“Cinque anni fa questa scelta era sbagliata e lo è ancora oggi” – prosegue Daniela – “Le moto non risolvono il problema della sicurezza dei bambini sulle strade, come sostenuto dall’assessore Scapecchi. Inoltre, l’area è priva di servizi igienici, spogliatoi ed è soggetta a rischio idrogeologico. Non possiamo accettare che venga nuovamente destinata a una pista da motocross”. La protesta, dunque, non si ferma alla raccolta firme: alcuni residenti stanno valutando di consultare esperti ambientali per verificare la compatibilità della pista con la normativa vigente e il contesto naturale.
Nonostante l’opposizione dei residenti, il Comune di Arezzo conferma l’intenzione di procedere con il bando di assegnazione del crossodromo, la cui scadenza è prevista per il 6 maggio. L’assessore Federico Scapecchi, presente all’assemblea pubblica, ha ribadito che la pubblicazione del bando risponde all’interesse manifestato da alcune associazioni disposte a investire nell’area. “Non si tratta di ricreare un impianto di grande portata come Miravalle, ma di valutare soluzioni alternative come un circuito per moto elettriche o ciclocross”, ha affermato Scapecchi. “Chiunque gestirà la struttura dovrà rispettare le normative vigenti in materia di inquinamento acustico e gestione delle risorse idriche”.
Il dibattito sulla riapertura del crossodromo di Ponte alla Chiassa e Giovi resta aperto, con un crescente coinvolgimento della comunità locale e delle istituzioni. La mobilitazione dei residenti prosegue, mentre l’amministrazione comunale conferma la volontà di portare avanti il progetto. L’evoluzione della vicenda dipenderà dall’esito della raccolta firme e dalle eventuali verifiche tecniche e ambientali che potranno emergere nel corso del dibattito pubblico.
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